venerdì 14 maggio 2010

Il caso degli stagisti Cotral: quando la politica non si ferma davanti alle "persone"


In questi giorni la stampa si è occupata del caso dei 172 aspiranti stagisti alla Cotral, la cui assunzione è stata bloccata al cambio della nuova amministrazione regionale. 172 disoccupati di tutte le età, 172 aspiranti stagisti presso la Cotral che speravano di poter lavorare per quattro mesi presso l'azienda di trasporti laziale con un rimborso spese sperando poi in una possibile assunzione. 172 persone che avrebbero dovuto iniziare il loro nuovo lavoro a partire dal mese di aprile dopo aver superato una prova scritta e una prova orale nella prima settimana di marzo su circa 350 candidati.

Invece improvvisamente giunge loro la comunicazione del Direttore del Dipartimento sociale della direzione regionale "lavori, pari opportunità e politiche giovanili" che impone ad ITALIA LAVORO, l'agenzia tecnica del Ministero del Lavoro che ha curato le selezioni dei stagisti, il blocco delle procedure per motivi di "opportunità".

Che cosa ha bloccato l'assunzione di questi aspiranti stagisti? Semplice il cambio di amministrazione regionale che nonostante le procedure di selezione espletate regolarmente affidate a un'agenzia ministeriale ha voluto verificare che tutto fosse regolare e che avesse la necessaria copertura finanziaria come si evince da un comunicato diffuso dal neo assessore ai trasporti Francesco Lollobrigida.

Queste “opportunità” da parte della Giunta regionale guidata da Renata Polverini di verificare la regolarità delle procedure di selezione nascono dal timore che l’avvio della stage previsto a cavallo delle elezioni fosse inficiato da raccomandazioni e clientelismo.

Spesso la politica, però, non si ferma a pensare che dietro gli “inciuci” e i legittimi sospetti ci sono delle persone e delle storie e dietro i 172 aspiranti stagisti Cotral ci sono 172 storie di cassa integrazione e disoccupazione.

Pietro, era un cameriere stagionale, che dovendo iniziare lo stage ha rinunciato alla stagione di catering appena iniziata trovandosi ora senza un lavoro: “ Io ho trovato l’annuncio della selezione per lo stage alla Cotral sul portale Info Job su internet e così anche tanti altri miei colleghi; mi sono iscritto al portale Italia Lavoro e ho passato la selezione. Sicuro di aver un lavoro per 4 mesi ora sono bloccato, sul portale Italia Lavoro risultiamo in servizio, ma non è così”

“Ci dicono che devono verificare le procedure per opportunità, abbiamo avuto la sfortuna di trovare l’annuncio del tirocinio sotto elezioni, ma posso garantire che tra i 172 tirocinanti ci sono ragazzi che votano i più svariati partiti, non ci sono legami politici” conclude Pietro.

Alessandro è disoccupato sperava di trovare occupazione dopo i 4 mesi di stage: “I tirocinanti dovevano essere assunti poi per il 70% in base alle esigenze dell’azienda ora debbono spiegarci perché non serviamo più!”.

Palmira, madre divorziata, rimasta senza lavoro dopo 22 anni di servizio in un’azienda colpita dalla crisi: “Mi sono dovuta ripiegare su un tirocinio ho un mutuo da pagare e un figlio da mantenere che anche lui non riesce a trovare lavoro!”.

Ancora Giulia, giornalista disoccupata: “ I grandi giornali non assumono più e da laureata e giornalista professionista devo sperare in un tirocinio per avere 500 euro al mese. Mi chiedo perché in Italia nessuno si schieri al fianco dei precari”.

Queste sono solo alcune testimonianze e con loro ci sono tante altre storie di cassa integrazione, di mobilità e di disoccupazione giovanile, di chi con la crisi ha visto portarsi via il lavoro, chi dopo tanti anni di studio non riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro, situazioni che la politica non riesce a capire spazzando via 172 occasioni e possibilità di lavoro.

Gli aspiranti stagisti non si sono persi d'animo e hanno convocato un'assemblea lo scorso 10 maggio dove hanno preso parte i dirigenti della Cotral, presidente, Domenico De Vincenzi, l'amministratore delegato, Franco Cervi, accompagnato da una parte del CDA e il direttore del personale, Vincenzo Maccauro. In rappresentanza delle istituzioni erano presenti l'assessore dei trasporti per la Provincia, Amalia Colaceci e l'ex assessore al lavoro della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, in sala anche il consigliere regionale di opposizione Tonino D'Annibale e i rappresentanti sindacali.

In sala tante persone che vedevano nello stage una prospettiva di lavoro per ricominciare a sperare: Pietro, cameriere precario, che dovendo iniziare lo stage ha rinunciato alla stagione di catering appena iniziata trovandosi ora senza un lavoro; Alessandro che disoccupato sperava di trovare occupazione dopo i 4 mesi di stage dovendo essere gli stagisti assunti poi per il 70% in base alle esigenze dell'azienda; Palmira, madre divorziata, rimasta senza lavoro dopo 22 anni di servizio in un'azienda colpita dalla crisi con un mutuo da pagare e ancora Giulia giornalista disoccupata che si è chiesta perchè in Italia nessuno si schieri al fianco dei precari e con loro tante altre storie di cassa integrazione, di mobilità e di disoccupazione giovanile.

Il presidente della Cotral Domenico De Vincenzi si è detto sbalordito di quanto stia accadendo con gli stagisti ledendo anche l'immagine della società di trasporti: "Questo progetto è iniziato ben prima della campagna elettorale, la Cotral in questi quattro anni ha assunto mille persone e operato per contrastare la crisi. Abbiamo tutte le carte in regola per dimostrare la nostra politica aziendale. Noi non sappiamo perchè questi tirocini sono stati sospesi. Le opportunità giustificate dalla Regione Lazio non sono nè una motivazione politica, nè una motivazione giuridica. Agiremo per vie legali per tutelarci essendo danneggiati da questa situazione di stallo".

"Il nuovo assessore Lollobrigida ci ha chiesto la documentazione delle procedure di selezioni e le coperture finanziarie, ma noi non c'entriamo nulla con la selezione degli stagisti è stata curata da Italia Lavoro tramite il Ministero del Lavoro e la copertura finanziaria è prevista dal bilancio regionale. Noi abbiamo bisogno del personale che al momento non è assunto necessitiamo di verificatori, operai, amministrativi. Non esiste nessuna opportunità, noi abbiamo bisogno del personale" ha concluso il presidente Cotral.

Anche gli interventi politici e istituzionali si sono schierati accanto degli stagisti. Amalia Colaceci, assessore ai trasporti della Provincia di Roma, ha rivendicato la quota del 13% della Cotral posseduta dalla Provincia di Roma e ha posto l'attenzione sulla necessità di continuare l'attività amministrativa anche al cambio di colore politico della Regione e si è detta convinta della correttezza delle procedure così come anche poi ribadito in un comunicato stampa diffuso dalla Provincia: "Lasciare queste persone senza certezze è una cosa indecorosasoprattutto in un momento economico così difficile. Come Provincia di Roma, che è anche socio di Cotral Spa, posso testimoniare che la procedura per gli stage è stata iniziata un anno prima della scadenza elettorale e sta dentro un'iniziativa della precedente amministrazione regionale per le politiche attive del lavoro ben più ampia".

Molto dura Alessandra Tibaldi, ex assessore al lavoro della Regione Lazio: " La nuova Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha soppresso il dirigente del settore delle politiche sociali e al momento non c'è nessuno che autorizza le casse integrazioni, che purtroppo ci sono in queste settimane. Al momento si stanno bloccando 172 opportunità di lavoro" e inoltre ha sottolineato la correttezza delle procedure affidate ad un ente esterno come Italia Lavoro che è l'agenzia tecnica più professionale nel settore e le coperture finanziarie sono inoltre garantite dal fondo sociale europeo e da uno stanziamento regionale di settecento mila euro.

Gli aspiranti stagisti hanno concluso l'assemblea dandosi appuntamento per il 17 maggio, di fronte alla sede centrale del Cotral SpA per un sit in di protesta, alle ore 10 in via Bernardino Alimena, 105 oltre a promettere azioni legali in caso di uno protrarsi dello stallo della situazione.

Francesca Ragno

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