giovedì 27 maggio 2010
I giornalisti di domani premiati con il concorso "Giornalisti nell'erba"
Lo scorso 22 maggio si è svolto nella sala Cedri dell’Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio Catone, in provincia di Roma, la cerimonia di premiazione dei vincitori di Giornalisti nell’Erba 2010. Questo concorso nasce nel 2006 su idea di Paola Bolaffio. Il progetto punta a una sorta di “esercizio-competizione” dal duplice obiettivo: sollecitare l’uso di tecniche di comunicazione ed offrire l’opportunità di un incontro diverso con l’ambiente. La “competizione” favorisce la presa di coscienza, lo spirito critico e di osservazione e consente di moltiplicare le voci, creare curiosità e costituire, anno dopo anno, una banca dati a disposizione degli stessi bambini-autori, invitati a proporre idee e soluzioni in qualità di futuri cittadini protagonisti e sperimentatori della vita ambientale del loro pianeta.
2528 i partecipanti a questa quarta edizione, di cui oltre 600 sono stati presenti alla manifestazione, partendo da tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, ad ore improbabili, per raggiungere Monte Porzio Catone, alle porte di Roma.
Una giornata intensa, condotta con umorismo ed entusiasmo da Stefano Apuzzo, giornalista e scrittore, che ha incoronato i migliori “reporter verdi”, tra premi, medaglie e menzioni speciali. A consegnare i premi c'era la giuria di professionisti dell'informazione e ambientalisti, presieduta dal direttore dell'agenzia Ansa Luigi Contu, che ha voluto essere presente alla cerimonia.
Sono stati premiati i primi tre classificati di ogni sezione - articoli, foto/video, tg/giornali, lavori creativi - per ciascuna delle tre fasce del concorso: “Mi scappa l’acqua” - 5-9/10 anni, “Diritto d’acqua” - 10 -13/14 anni e “Yellow è megliou” - 14-18/19 anni. Per citare solo alcuni dei primi classificati, primi ex aequo per la sezione creativa dei più piccoli, cinque bambini rom del “villaggio attrezzato” di via di Salone, a Roma, premiati dal Segretario della Fnsi Roberto Natale che ha invitato i piccoli a continuare a scrivere e comunicare la loro cultura e le loro tradizioni all'esterno attraverso le loro stesse parole. I piccoli hanno realizzato un “calendario dell’acqua illustrato plurilingue” in italiano, inglese, romeno e romanes, la lingua zingara che vive di sola tradizione orale, aggiudicandosi il primo posto della sezione. “È stato molto bello e ci siamo divertiti ad usare tutti i materiali diversi per fare il nostro calendario”. I piccoli vincono una visita alla redazione di Repubblica.it, offerta dal condirettore Giuseppe Smorto che i Giornalisti nell'Erba hanno incontrato e intervistato lo scorso aprile al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. “Una bellissima opportunità”, dicono gli operatori di Ermes cooperativa sociale che cura la scolarità dei ragazzi del campo. Francesco Toscani, III media a Como Centro, ha vinto, invece, il primo premio della sezione creativa “Diritto d’acqua” - ex aequo con due classi elementari della scuola San Nilo di Grottaferrata - interpretando il tema con lo scritto “Testamento del lago di Como” che, a dispetto del titolo, è “un invito al lago, così bello e così importante, a sopravvivere”. Ma anche una piccola meditazione filosofica, anche se l'autore, modestamente, nega. I ragazzi di Grottaferrata, invece, hanno creato due libri a fumetti che hanno meritato la Targa della Provincia di Roma. Giorgia Darmanin, 18 anni, di Segrate, è la vincitrice della sezione “Yellow è megliou”, dedicata all'energia solare. Con un brillante filmato auto-interpretato e prodotto,si aggiudica anche il premio speciale assegnato dall’Ordine dei Giornalisti. “Sono molto felice di questa esperienza e di essermi messa alla prova, proprio per questa occasione, con un video: ideato, girato e montato. Mi sono divertita e sono lusingata di essere stata premiata da Ugo Armati, in rappresentanza dell'Ordine”.
L’Ordine dei Giornalisti ha inoltre assegnato un riconoscimento all’ideatrice di questo concorso nazionale per giovani giornalisti Paola Bolaffio che ha così espresso il suo compiacimento: “Sono molto onorata di aver ricevuto questo riconoscimento dal mio ordine professionale. Sono commossa, anche perché la scrivania con macchina da scrivere raffigurata dal premio mi ricorda proprio quella su cui ho scritto i miei primi articoli a Paese Sera, tanti anni fa”.
Francesca Ragno
venerdì 14 maggio 2010
Il caso degli stagisti Cotral: quando la politica non si ferma davanti alle "persone"
In questi giorni la stampa si è occupata del caso dei 172 aspiranti stagisti alla Cotral, la cui assunzione è stata bloccata al cambio della nuova amministrazione regionale. 172 disoccupati di tutte le età, 172 aspiranti stagisti presso la Cotral che speravano di poter lavorare per quattro mesi presso l'azienda di trasporti laziale con un rimborso spese sperando poi in una possibile assunzione. 172 persone che avrebbero dovuto iniziare il loro nuovo lavoro a partire dal mese di aprile dopo aver superato una prova scritta e una prova orale nella prima settimana di marzo su circa 350 candidati.
Invece improvvisamente giunge loro la comunicazione del Direttore del Dipartimento sociale della direzione regionale "lavori, pari opportunità e politiche giovanili" che impone ad ITALIA LAVORO, l'agenzia tecnica del Ministero del Lavoro che ha curato le selezioni dei stagisti, il blocco delle procedure per motivi di "opportunità".
Che cosa ha bloccato l'assunzione di questi aspiranti stagisti? Semplice il cambio di amministrazione regionale che nonostante le procedure di selezione espletate regolarmente affidate a un'agenzia ministeriale ha voluto verificare che tutto fosse regolare e che avesse la necessaria copertura finanziaria come si evince da un comunicato diffuso dal neo assessore ai trasporti Francesco Lollobrigida.
Queste “opportunità” da parte della Giunta regionale guidata da Renata Polverini di verificare la regolarità delle procedure di selezione nascono dal timore che l’avvio della stage previsto a cavallo delle elezioni fosse inficiato da raccomandazioni e clientelismo.
Spesso la politica, però, non si ferma a pensare che dietro gli “inciuci” e i legittimi sospetti ci sono delle persone e delle storie e dietro i 172 aspiranti stagisti Cotral ci sono 172 storie di cassa integrazione e disoccupazione.
Pietro, era un cameriere stagionale, che dovendo iniziare lo stage ha rinunciato alla stagione di catering appena iniziata trovandosi ora senza un lavoro: “ Io ho trovato l’annuncio della selezione per lo stage alla Cotral sul portale Info Job su internet e così anche tanti altri miei colleghi; mi sono iscritto al portale Italia Lavoro e ho passato la selezione. Sicuro di aver un lavoro per 4 mesi ora sono bloccato, sul portale Italia Lavoro risultiamo in servizio, ma non è così”
“Ci dicono che devono verificare le procedure per opportunità, abbiamo avuto la sfortuna di trovare l’annuncio del tirocinio sotto elezioni, ma posso garantire che tra i 172 tirocinanti ci sono ragazzi che votano i più svariati partiti, non ci sono legami politici” conclude Pietro.
Alessandro è disoccupato sperava di trovare occupazione dopo i 4 mesi di stage: “I tirocinanti dovevano essere assunti poi per il 70% in base alle esigenze dell’azienda ora debbono spiegarci perché non serviamo più!”.
Palmira, madre divorziata, rimasta senza lavoro dopo 22 anni di servizio in un’azienda colpita dalla crisi: “Mi sono dovuta ripiegare su un tirocinio ho un mutuo da pagare e un figlio da mantenere che anche lui non riesce a trovare lavoro!”.
Ancora Giulia, giornalista disoccupata: “ I grandi giornali non assumono più e da laureata e giornalista professionista devo sperare in un tirocinio per avere 500 euro al mese. Mi chiedo perché in Italia nessuno si schieri al fianco dei precari”.
Queste sono solo alcune testimonianze e con loro ci sono tante altre storie di cassa integrazione, di mobilità e di disoccupazione giovanile, di chi con la crisi ha visto portarsi via il lavoro, chi dopo tanti anni di studio non riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro, situazioni che la politica non riesce a capire spazzando via 172 occasioni e possibilità di lavoro.
Gli aspiranti stagisti non si sono persi d'animo e hanno convocato un'assemblea lo scorso 10 maggio dove hanno preso parte i dirigenti della Cotral, presidente, Domenico De Vincenzi, l'amministratore delegato, Franco Cervi, accompagnato da una parte del CDA e il direttore del personale, Vincenzo Maccauro. In rappresentanza delle istituzioni erano presenti l'assessore dei trasporti per la Provincia, Amalia Colaceci e l'ex assessore al lavoro della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, in sala anche il consigliere regionale di opposizione Tonino D'Annibale e i rappresentanti sindacali.
In sala tante persone che vedevano nello stage una prospettiva di lavoro per ricominciare a sperare: Pietro, cameriere precario, che dovendo iniziare lo stage ha rinunciato alla stagione di catering appena iniziata trovandosi ora senza un lavoro; Alessandro che disoccupato sperava di trovare occupazione dopo i 4 mesi di stage dovendo essere gli stagisti assunti poi per il 70% in base alle esigenze dell'azienda; Palmira, madre divorziata, rimasta senza lavoro dopo 22 anni di servizio in un'azienda colpita dalla crisi con un mutuo da pagare e ancora Giulia giornalista disoccupata che si è chiesta perchè in Italia nessuno si schieri al fianco dei precari e con loro tante altre storie di cassa integrazione, di mobilità e di disoccupazione giovanile.
Il presidente della Cotral Domenico De Vincenzi si è detto sbalordito di quanto stia accadendo con gli stagisti ledendo anche l'immagine della società di trasporti: "Questo progetto è iniziato ben prima della campagna elettorale, la Cotral in questi quattro anni ha assunto mille persone e operato per contrastare la crisi. Abbiamo tutte le carte in regola per dimostrare la nostra politica aziendale. Noi non sappiamo perchè questi tirocini sono stati sospesi. Le opportunità giustificate dalla Regione Lazio non sono nè una motivazione politica, nè una motivazione giuridica. Agiremo per vie legali per tutelarci essendo danneggiati da questa situazione di stallo".
"Il nuovo assessore Lollobrigida ci ha chiesto la documentazione delle procedure di selezioni e le coperture finanziarie, ma noi non c'entriamo nulla con la selezione degli stagisti è stata curata da Italia Lavoro tramite il Ministero del Lavoro e la copertura finanziaria è prevista dal bilancio regionale. Noi abbiamo bisogno del personale che al momento non è assunto necessitiamo di verificatori, operai, amministrativi. Non esiste nessuna opportunità, noi abbiamo bisogno del personale" ha concluso il presidente Cotral.
Anche gli interventi politici e istituzionali si sono schierati accanto degli stagisti. Amalia Colaceci, assessore ai trasporti della Provincia di Roma, ha rivendicato la quota del 13% della Cotral posseduta dalla Provincia di Roma e ha posto l'attenzione sulla necessità di continuare l'attività amministrativa anche al cambio di colore politico della Regione e si è detta convinta della correttezza delle procedure così come anche poi ribadito in un comunicato stampa diffuso dalla Provincia: "Lasciare queste persone senza certezze è una cosa indecorosasoprattutto in un momento economico così difficile. Come Provincia di Roma, che è anche socio di Cotral Spa, posso testimoniare che la procedura per gli stage è stata iniziata un anno prima della scadenza elettorale e sta dentro un'iniziativa della precedente amministrazione regionale per le politiche attive del lavoro ben più ampia".
Molto dura Alessandra Tibaldi, ex assessore al lavoro della Regione Lazio: " La nuova Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha soppresso il dirigente del settore delle politiche sociali e al momento non c'è nessuno che autorizza le casse integrazioni, che purtroppo ci sono in queste settimane. Al momento si stanno bloccando 172 opportunità di lavoro" e inoltre ha sottolineato la correttezza delle procedure affidate ad un ente esterno come Italia Lavoro che è l'agenzia tecnica più professionale nel settore e le coperture finanziarie sono inoltre garantite dal fondo sociale europeo e da uno stanziamento regionale di settecento mila euro.
Gli aspiranti stagisti hanno concluso l'assemblea dandosi appuntamento per il 17 maggio, di fronte alla sede centrale del Cotral SpA per un sit in di protesta, alle ore 10 in via Bernardino Alimena, 105 oltre a promettere azioni legali in caso di uno protrarsi dello stallo della situazione.
Francesca Ragno
mercoledì 12 maggio 2010
Lippi svela i 30 preconvocati al Mondiale
Nessuna sorpresa nella lista dei trenta preconvocati al mondiale in Sudafrica. La lista diramata dal Ct della nazionale Marcello Lippi è da ritenersi vincolante, a meno di infortuni dell’ultimo minuto. Non ci sono Totti, Cassano e Balotelli né tantomeno Amauri e Miccoli di cui tanto si era parlato negli ultimi mesi. Unica sorpresa in tono minore: fuori Legrottaglie e dentro il giovane del Villareal Giuseppe Rossi. Per difendere il titolo mondiale conquistato nel 2006 Lippi, allora ci proverà con l’astro nascente del calcio italiano, omonimo di quel Paolo Rossi che tanto fece sognare gli italiani nel 1982. Questa la lista dei preconvocati-.
Portieri: Buffon, De Sanctis, Marchetti, Sirigu. Difensori: Bocchetti, Bonucci, Cannavaro, Cassani, Chiellini, Criscito, Grosso, Maggio, Zambrotta. Centrocampisti: Camoranesi, Candreva, Cossu, De Rossi, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pepe, Pirlo. Attaccanti: Borriello, Di Natale, Gilardino, Iaquinta, Pazzini, Quagliarella, Rossi.
Da questi trenta nomi, il 18 maggio, il Ct Marcello Lippi sceglierà la lista definitiva dei 23 convocati più quattro riserve. Consegna della lista ufficiale il primo giugno alla Fifa. Sono sette i tagli da effettuare. Particolarmente interessante la dichiarazione del presidente della Figc Giancarlo Abete sul futuro commissario tecnico della nazionale.
"Cesare Prandelli è un tecnico che mi piace. Ho sempre detto che è molto preparato. Ma come lui ce ne sono altri". Abete ha poi ribadito l'apprezzamento per l'allenatore della Fiorentina: "Prandelli mi piace, ma come lui anche altri. Mi viene in mente Ancelotti, che ha dimostrato le sue qualità con la vittoria della Premier sulla panchina del Chelsea". Il presidente federale ha poi detto che prima della partenza per il Sudafrica si scioglierà “ogni nodo sull'assetto tecnico dell'Italia fermo restando che se Lippi dovesse decidere di prolungare il proprio rapporto con la Federazione sarebbe in cima alle nostre priorità".
Luigi Brindisi
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